Crediamo che l’unica forza attiva nel regolare le relazioni tra le persone e con il mondo che ci circonda debba essere quella improntata alla pace, al rispetto e all’ascolto. In questo modo vengono eliminate alla radice le cause che provocano squilibrio e generano il conflitto

“Bisogna riconoscere che l’altro è mio fratello e sentirci responsabili per gli altri: è questo il modo di vedere che sconvolge la società” (cit. don Oreste Benzi)

Dal manifesto dei Giovani APG23 verso Assisi 2020 “Economy of Francesco”

APRIAMO IL CUORE ALLA BEATITUDINE

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,9)

Vieni Spirito Santo, donaci rispetto ed ascolto davanti ad ogni fratello, allenarci al dialogo al di là di ogni differenza e incomprensione.

APRIAMO LE ORECCHIE ALLA PAROLA

Dal Vangelo secondo Matteo (13,24-30)

Un’altra parabola espose loro così: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.  Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio.

APRIAMO LA MENTE ALLA VITA

Abbiamo un’idea molto chiara della giustizia. Le aspettative verso gli altri, come dovrebbero comportarsi, sono molto alte. E puntualmente sono disattese. Quante ferite
piccole o grandi ci portiamo dentro?
La zizzania c’è, eccome. In noi è negli altri.
Il metodo di Dio è quello dell’attesa paziente.
Non l’attesa che la zizzania scompaia ma che il grano buono cresca. Verrà il momento della mietitura e allora ci sarà la separazione. Nel frattempo occupiamoci di far crescere il grano buono nel nostro campo. Il Signore penserà agli altri campi.

diacono Pierpaolo Flesia

APRIAMO LE MANI AL PADRE

Dove vedo fratelli e dove nemici? Dove ho bisogno di portare pace?

APRIAMO LA BOCCA PER RINGRAZIARE
dal Salmo 118

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.
Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre